Ultima modifica: 13 Gennaio 2021
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SNALS-CONFSAL: IL PERSONALE VA TUTELATO. CHIAREZZA SUI DATI DEI CONTAGI E PRIORITÀ NELLE VACCINAZIONI

Riportiamo l’articolo a firma del Segretario Generale, Elvira Serafini, pubblicato sull’editoriale di ITALIA OGGI del 12 gennaio u.s.

CONFSAL: IL PERSONALE VA TUTELATO
Chiarezza sui dati dei contagi e priorità nelle vaccinazioni
DI ELVIRA SERAFINI

Le analisi elaborate sui dati del contagio Covid disponibili sulle piattaforme di alcune Regioni non sono tranquillizzanti. E il caso del Veneto e del Piemonte.
Nel Piemonte, per esempio, dallo studio di Alessandro Ferretti, ricercatore di Fisica presso l’Università di Torino, interessato a confrontare l’incidenza dell’epidemia nelle scuole con quella nella popolazione piemontese, risulta che il personale scolastico è da due a quattro volte più esposto rispetto alla media della popolazione piemontese e che la situazione nelle scuole dell’infanzia è drammatica (in assenza di misure restrittive, la percentuale di contagi nella seconda metà di novembre è arrivata quasi al 400%, ovvero il quadruplo dell’incidenza sulla popolazione generale ) e che nelle superiori la percentuale di contagi tra il personale è scesa al di sotto di quella della popolazione solo a partire da una settimana dopo il passaggio alla Dad al 100%.
Fare scuola in presenza è una priorità per tutti, ma è evidente che non sono sufficienti i dispositivi di protezione individuale per tutelare quanti gravitano nella scuola e soprattutto coloro che, non solo per questioni anagrafiche, ma anche perché impegnati a più stretto contatto con alunni piccoli e con indici di contagiosità non definiti, rientrano tra le categorie più a rischio per le eventuali conseguenze del contagio. Occorrono quindi, a parere dello Snals Confsal, risposte adeguate e tempestive.

Se nel Paese siamo in possesso di dati incontrovertibili, in quanto registrati sulle piattaforme Covid delle singole regioni, c’è da chiedersi come mai il Ministero dell’Istruzione abbia invece continuato a valorizzare solo ed esclusivamente le rilevazioni settimanali dei dirigenti scolastici, che, ovviamente, sono passibili di errori, parzialità e mancanze, fornendo quelle risultanze empiriche ed incomplete ai membri del comitato tecnico scientifico.
Potrebbe per esempio essere opportuno incrociare i dati del contagio presenti nelle piattaforme regionali con quelli dell’Anagrafe Nazionale degli alunni per avere un quadro più realistico del contagio tra gli studenti. E’ proprio in questa fase che bisogna compiere delle scelte e stabilire delle priorità.
Se il Ministro dell’Istruzione continua ad affermare che va garantita la didattica in presenza, probabilmente dovrebbe assumere posizioni altrettanto forti nel tutelare il personale scolastico, garantendo la priorità ad alunni e personale nella campagna di vaccinazioni appena iniziata.




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