Ultima modifica: 20 Settembre 2017
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LA NUOVA STAGIONE CONTRATTUALE: POSIZIONE DELLO SNALS-CONFSAL.

POSIZIONE SNALS RINNOVO CONTRATTO

LA NUOVA STAGIONE CONTRATTUALE

Convegno Nazionale Snals – 26 settembre 2017 – Tivoli

 

La posizione dello Snals-Confsal

 

Alla vigilia dell’apertura del tavolo di contrattazione all’ARAN per il rinnovo del CCNL del comparto istruzione e ricerca, relativo al triennio 2016-2018, lo Snals-Confsal rivendica il diritto di chiedere al Governo un confronto per il pieno riconoscimento di tutto il sistema formativo integrato del Paese, quale risorsa irrinunciabile per costruire e garantire lo sviluppo sociale, culturale ed economico.

Per superare le criticità che condizionano la realizzazione di un contratto “di svolta” che riconosca il valore della funzione pubblica del personale, è necessario eliminare la conflittualità tra le norme di legge e quelle di natura contrattuale.

Ciò sarà possibile soltanto adottando uno strumento legislativo che individui gli ambiti di competenza esclusiva, rispettivamente della legge e della contrattazione, e le necessarie deroghe per risolvere la conflittualità esistente.

Sul piano normativo lo Snals-Confsal ritiene che debbano essere rimosse quelle norme che, aziendalizzando tutto il sistema formativo, hanno prodotto un forte disagio nel personale della Scuola, dell’AFAM, dell’Università e Ricerca, e in particolare nell’esercizio della professione docente, e nell’attività della ricerca.

In particolare, occorrerà:

  • “riconsegnare” la libertà d’insegnamento e di ricerca al personale;
  • assicurare una vera autonomia alle istituzioni preposte allo sviluppo culturale del Paese;
  • equilibrare il sistema dei poteri della dirigenza con il potere deliberante degli organi collegiali;
  • rivisitare le norme che regolano il processo di valutazione del personale e del sistema formativo tutto; ciò per evitare una discrezionalità esercitata da soggetti, interni/esterni, a ciò preposti.

    Sul piano economico lo Snals-Confsal chiede:

    • il recupero del potere d’acquisto che per i mancati rinnovi contrattuali si è ridotto del 15%;
    • l’annullamento della norma contrattuale del 2011 che ha soppresso la seconda fascia retributiva a tutto il personale per finanziare il piano triennale 2010-2013 di assunzioni a tempo indeterminato;
    • il riconoscimento dello scatto stipendiale del 2013, congelato dal Governo e non ripristinato, anche a favore di quanti sono stati collocati in quiescenza nel medesimo anno;
    • la detassazione dei compensi accessori di tutto il personale dell’Istruzione e della Ricerca;
    • la valorizzazione di tutte le professionalità che operano nel Comparto.

     

    Lo Snals ritiene poi del tutto inadeguata la proposta governativa di un aumento medio pro capite di 85 euro al lordo degli oneri riflessi a carico dello Stato, per il triennio 2016/2018. Chiede ancora di trovare le risorse aggiuntive che riconoscano l’aumento del carico di lavoro imposto al personale del Comparto Istruzione e Ricerca per assicurare una qualità del servizio formativo pubblico sempre più richiesta dal mutato quadro sociale.

    Tutti questi aspetti, ed altri, saranno dibattuti nell’apposito Convegno, organizzato dal sindacato, il 26 settembre p.v. a Tivoli, per acquisire indicazioni utili a superare le controversie esistenti per realizzare la nuova stagione contrattuale attraverso la sottoscrizione di un CCNL che ponga al centro della dinamica socio-culturale del Paese tutto il sistema pubblico formativo.




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