Ultima modifica: 6 Aprile 2017
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INCONTRO AL MIUR SULL’ATTUAZIONE DELLE DELEGHE PREVISTE DALLA LEGGE 107/2015.

INCONTRO DELEGHE L.107

Si deve premettere che l’incontro si è svolto senza aver avuto la possibilità di esame preventivo dei testi che sono stati presentati, ma non lasciati alle delegazioni sindacali, con la precisazione che andranno in approvazione definitiva nel prossimo consiglio dei Ministri e in “preconsiglio” nella giornata odierna di mercoledì.

La delegazione del MIUR, guidata dal Sottosegretario On. De Filippo e dal Capo Gabinetto Dott.sa Bono, ha introdotto i lavori affermando che i testi che andranno all’approvazione del C.d.M. recepiscono, sostanzialmente, i pareri delle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato e che vi erano alcuni “limitati nodi” che dovevano essere ancora sciolti in sede politica. Tra questi spicca quello della valutazione tramite i numeri e/o le lettere o giudizi.

Questa situazione impedisce di dare una valutazione ponderata e motivata da parte del sindacato che potrà farla soltanto quando saranno conosciute le scelte finali e, quindi, resi noti i testi definitivi.

Dall’insieme delle informazioni si può parlare di un alternarsi di elementi condivisibili e di altri che non paiono rispondere alle posizioni espresse dallo SNALS-CONFSAL, sia in sede di audizione parlamentare che di incontri con la Ministra.

Alla luce dell’incontro di ieri sera trova conferma il giudizio fortemente negativo sugli eccessi di deleghe previsti dalla legge 107/2015 e sul persistere della tendenza a invadere il campo contrattuale, in particolare sugli oneri di lavoro del personale non quantificati e non riconosciuti, né sul piano economico né sul piano della dotazioni organiche. Ci si riserva una più puntuale e precisa valutazione, in presenza dei testi licenziati dal Consiglio dei Ministri, sia sull’insieme complessivo dei decreti attuativi sia, come probabilmente avverrà, con riferimento ai singoli provvedimenti.

Tra gli elementi positivi emersi vanno evidenziati quelli relativi:

  • al reclutamento, con riferimento alla previsione di una fase transitoria, di fatto rispondente anche se non a pieno, alla richiesta del nostro sindacato di un piano pluriennale di stabilizzazione del personale docente. Purtroppo, per i limiti imposti dalla delega, il provvedimento riguarda solo i docenti della scuola secondaria e non anche quelli della scuola primaria, dell’infanzia e gli educatori e il personale ATA. Per questo personale, ingiustamente escluso dal provvedimento di stabilizzazione, continuerà l’azione sindacale, al fine di pervenire ad analoghi risultati, seppure con altri provvedimenti;
  • al personale delle scuole italiane all’estero per cui il testo comunicatoci prevede una sostanziale discontinuità con quello iniziale, in particolare per quanto riguarda gli aspetti retributivi.

Destano, invece, perplessità e/o contrarietà, tra l’altro:

  • molti aspetti dei testi dei decreti attuativi delle altre deleghe che in molti casi, ad una prima impressione, sembrano formulati non in base ad una visione complessiva della scuola, ma a inserimento e/o sostituzione di alcune parti, con la giustificazione del parere delle commissioni o della conferenza Stato/regioni;
  • l’inaccettabilità di voler caricare di tali oneri il personale ATA, che opera in condizioni di organico insufficiente anche per l’attività ordinaria;
  • il rischio di ulteriori aggravi dell’impegno burocratico dei docenti per svolgere i diversi adempimenti richiesti. Già oggi il docente, di fatto, si trova a dedicare, in modo eccessivo, molte ore a riunioni e alla compilazione di documenti, progetti e verbali con impegni orari che vanno ben oltre quello relativo all’attività di insegnamento con gli allievi;
  • la mancata previsione di un organico aggiuntivo di potenziamento ad integrazione delle quantità complessive già previste dalla legge 107/2015 e assegnate alle istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo per il corrente anno scolastico;
  • la comunicazione che ci si sta riservando una valutazione a livello politico della possibile sostituzione della attuale valutazione numerica in decimi con una o in base a lettere o a voti più giudizi. Come è noto al riguardo la posizione dello SNALS-CONFSAL è a favore del mantenimento della valutazione che utilizza il dato numerico per una serie di considerazioni ben note. Alleghiamo il comunicato unitario delle OO.SS.




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