Ultima modifica: 1 Agosto 2018
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DIPLOMATI MAGISTRALE – CONCORSO STRAORDINARIO E CONCORSO ORDINARIO, IN BREVE

DIPLOMATI MAGISTRALE E DECRETO DIGNITA’

E’ iniziato oggi, 31 luglio, in Aula della Camera, l’esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese (C. 924).

Il “decreto dignità” dedica l’emendato articolo 4 – che inseriamo in area riservata nella versione portata in Aula – alla questione dei diplomati magistrale, alla continuità didattica degli studenti e al reclutamento dei docenti della scuola dell’infanzia e primaria. Lo inseriamo in area riservata per opportuna conoscenza.

 

Vediamo in questa scheda, fermo restando l’approvazione del decreto senza modifiche, chi può partecipare al concorso straordinario e chi al concorso ordinario.

 

Concorso straordinario: requisiti e articolazione

Possono partecipare al concorso straordinario i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e i laureati in Scienze della Formazione Primaria che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le scuole statali.

La partecipazione al concorso, relativamente ai posti di sostegno, è consentita a coloro i quali siano in possesso dei succitati requisiti più il titolo di specializzazione (anche conseguito all’estero e riconosciuto in Italia).

Il concorso si articola in:

una prova orale non selettiva (massimo 30 punti);

valutazione titoli (massimo 70 punti).

 

 

Concorso ordinario: requisiti e articolazione

Il concorso è bandito, ai sensi dell’articolo 400 del D.lgs. 297/94 e successive modificazioni e dell’articolo 1, comma 109 lettera b) e 110, della legge n. 107/2015, con cadenza biennale.

Possono partecipare al concorso i docenti in possesso dell’abilitazione, quindi i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e i laureati in Scienze Formazione Primaria.

Per i posti di sostegno possono partecipare i docenti in possesso del titolo di specializzazione.

Il concorso ordinario si articola in:

un’eventuale prova-preselettiva;

una prova scritta (massimo 40 punti);

una prova orale (massimo 40 punti);

valutazione titoli (massimo 20 punti)

Per il superamento delle prove – scritta e orale – è previsto un punteggio minimo (28/40 sia per l’una che per l’altra).

 

Requisito due anni di servizio

In conclusione, per i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e i laureati in SFP la partecipazione al concorso ordinario o a quello straordinario dipende dal possesso del requisito dei due anni di servizio: chi li ha maturati partecipa alla procedura straordinaria; chi non li ha maturati partecipa a quella ordinaria.

 

Inoltre, facciamo notare, e in tal senso occorrerà agire politicamente anche in questo caso, che nelle indicazioni di partecipazione al concorso straordinario suddetto, al momento, viene dimenticata la categoria di insegnanti che si sono licenziati dalle scuole paritarie e che ora verranno esclusi dalla partecipazione in quanto, in alcuni casi, non possono vantare le due annualità di servizio specifico presso scuole statali.

Ci pare assurdo, e discriminante, che non debba essere valutato il servizio svolto nelle scuole paritarie dimenticando clamorosamente la L. 62/2000 che evidenzia con chiarezza che il sistema di istruzione è composto da scuole pubbliche, paritarie e degli enti locali.

Non è purtroppo la prima volta che si fanno norme che sono in contrasto con altre e che mettono l’Amministrazione a rischio di ulteriori contenziosi.

 

 




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