Ultima modifica: 15 Ottobre 2015
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D.M. FONDO DI FUNZIONAMENTO E ALTERNANZA SCUOLA -LAVORO

RIPARTO FONDO FUNZIONAMENTO

 Si è tenuto al Miur, presso la direzione generale delle risorse umane e finanziarie, una riunione con le OO.SS. rappresentative del comparto scuola per discutere il seguente o.d.g.: ”Nuovi criteri di riparto del fondo di funzionamento”.

La delegazione di parte pubblica, presieduta dal capo dipartimento dott.ssa Sabrina Bono, ha illustrato alle OO.SS. i contenuti di uno schema di decreto ministeriale attuativo del comma 11 della legge 107 del 13 luglio 2015. Tale schema è suddiviso in due specifiche parti: una relativa ai criteri per il riparto del fondo di funzionamento delle istituzioni scolastiche che andrà in vigore dal 1° settembre 2016, per l’a.s. 2016/2017, l’altra per il riparto del 100 milioni stanziati dalla legge 107 per l’alternanza scuola-lavoro, per il quale nel D.M. sarà prevista vigenza dal 1° gennaio 2016.

  • RIPARTO FONDO FUNZIONAMENTO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

I circoli didattici sono stati considerati tipologia a sé stante, riconoscendo, tra l’altro, la maggiore complessità sia degli istituti comprensivi che dei CPIA. Per ogni scuola è stato previsto lo stanziamento di una quota fissa di 2.000 euro e uno aggiuntivo di 200 euro per ogni sede aggiuntiva; sono state, altresì, determinate quote differenziate per ogni alunno tra le varie tipologie di scuola.

In particolare le cifre descritte dall’amministrazione, che dovrebbero essere, in linea di massima, definitive sono le seguenti: circoli didattici (euro 16 per ogni alunno); istituti comprensivi, onnicomprensivi, scuole medie e CPIA (euro 24 per ogni alunno); licei classici, scientifici e scienze umane (euro 24 per ogni alunno), ex istituti tecnici, commerciali e geometri, licei musicali, licei sportivi e scienze applicate (euro 40 per ogni alunno); licei artistici, ITIS, IPSIA (euro 60 per ogni alunno); istituti tecnici agrari, nautici, aeronautici, istituti professionali servizi alberghieri e convitti (euro 80 per ogni alunno).

Sarà, altresì, prevista una quota aggiuntiva di 15 euro per ogni alunno disabile e sarà riconosciuta agli istituti di istruzione secondaria di II grado una quota di 20 euro per ogni classe terminale, quale riconoscimento, sia pur minimo, per i costi del materiale relativo agli esami di Stato di istruzione secondaria di II grado. Inoltre saranno incentivati, con specifici finanziamenti, gli istituti capofila di una rete di servizi, in modo da incentivare la creazione delle reti e riconoscere l’impegno delle scuole capofila.

  • ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. L.107/2015

Per quanto attiene l’alternanza scuola-lavoro, l’amministrazione ha illustrato un criterio che tiene conto, in maniera obiettiva, del carico orario dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, che prevedono 400 ore per gli istituti tecnici e professionali e 200 ore per i licei. Saranno, conseguentemente, assegnati alle scuole, dal 1° gennaio 2016, gli 8/12 del fondo di 100.000 euro previsto sull’esercizio finanziario 2016, per l’a.s. 2015/2016.

In base al carico orario di tali istituzioni scolastiche per l’alternanza scuola-lavoro, verrà attribuito il 70% agli istituti tecnici e il 30% ai licei, prevedendo l’assegnazione di 58 euro circa per ogni studente del II biennio e delle classi quinte dei tecnici e professionali e 29 euro per gli studenti delle classi terze, quarte e quinte nei licei.

Si prevede che il ministro firmi il decreto in data 15/10., rispettando la tempistica della delega assegnata al Miur per l’emanazione del decreto ministeriale, che, ai sensi del comma 11 della legge 107, andava emanato entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.

Si precisa che le cifre descritte dall’amministrazione e da noi riportate in questo resoconto potrebbero subire modifiche, anche alla luce delle simulazioni ancora in atto per la verifica degli importi definitivi; le cifre certe saranno quelle riportate nel testo del D.M. firmato dal ministro.

La delegazione Snals-Confsal ha:

  • ribadito che sarebbe stato opportuno avere tempi più distesi per la discussione della complessa materia;
  • preso atto sia del riparto dei fondi, sia dell’inserimento previsto nello schema di D.M. di una parte che prevede la possibilità di revisione dello stesso;
  • chiesto all’amministrazione di inserire una precisa cadenza minima di tale revisione, ove ne ricorrano le condizioni;
  • sollecitato l’incontro per la contrattazione delle economie del MOF relative all’a.s. 2014/2015.

 




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