Ultima modifica: 20 Gennaio 2017
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CESSAZIONI DAL SERVIZIO DAL 1° SETTEMBRE 2017. CHIARIMENTI MIUR.

Con nota 2473 del 19 gennaio 2017 il MIUR fornisce ulteriori chiarimenti in merito alle cessazioni dal servizio del personale della scuola a seguito delle novità introdotte dalla legge di bilancio per l’anno 2017.

Le delucidazioni riguardano l’opzione donna ,  l’ottava salvaguardia e l’anticipo pensionistico APE).

OPZIONE DONNA.

La legge di Bilancio ha esteso il beneficio anche alle lavoratrici che pur avendo maturato i 35 anni di contributi al 31 dicembre 2015 e avevano compiuto 57 anni, ma che a tale data non erano in possesso degli ulteriori tre mesi richiesti per effetto degli incrementi alla speranza.

Le suddette lavoratrici, per accedere all’opzione, dovranno aver aver maturato, gli ulteriori 7 mesi relativi agli incrementi della speranza di vita, entro il 31 luglio 2016.

La domanda di dimissioni per l’opzione donna deve essere presentata tramite la procedura web POLIS “istanze on line” , che sarà resa disponibile dal 27 gennaio al 28 febbraio.

OTTAVA SALVAGUARDIA

Possono accedere all’ottava salvaguardia, secondo le regole vigenti prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero, i lavoratori che, nel corso del 2011, si trovavano in congedo per assistere i figli con disabilità grave e che perfezionano i requisiti utili per la decorrenza del trattamento pensionistico entro l’ottantaquattresimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011.

Il personale interessato potrà presentare richiesta di accesso al beneficio al competente Ispettorato territoriale del lavoro entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore (1° gennaio 2017) della stessa legge e, dunque, entro il 2° marzo 2017.

Dopo tale data, sarà comunicato al personale se rientra o meno nel beneficio e quando potranno essere presentate le istanze.

APE

 Il nuovo istituto dell’anticipo pensionistico  necessita delle istruzioni di dettaglio   che saranno emanate dopo l’approvazione dell’ apposito decreto da parte  del Presidente del Consiglio dei Ministri. Dopo tale decreto potranno essere fornite indicazioni dettagliate, elaborate in collaborazione con l’INPS.

 




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