Ultima modifica: 5 Marzo 2015
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“BUONA SCUOLA”: DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI PESSIME NOTIZIE

RISCHIO PIANO STABILIZZAZIONE PERSONALE PRECARIO

IL SEGRETARIO DELLO SNALS-CONFSAL DICHIARA: “BUONA SCUOLA – DAL
CONSIGLIO DEI MINISTRI PESSIME NOTIZIE. FORTEMENTE A RISCHIO IL PIANO DI
STABILIZZAZIONE E IL MANTENIMENTO DELLE PROGRESSIONI PER ANZIANITA’”

 

“Il piano di stabilizzazione e la sua ipotizzata decorrenza dal 1 ° settembre 2015 sono a serio rischio“ – lo ha dichiarato Marco Paolo Nigi, Segretario Generale dello SNALS-CONFSAL – “Il percorso ipotizzato, che partendo dal decreto legge e passando per un disegno di legge, peraltro con un ulteriore rinvio, comporta la quasi certa assenza dei necessari tempi tecnici per
far decorrere le nomine dall’inizio del prossimo anno scolastico, visti i tempi parlamentari e la prevedibile bagarre di emendamenti.”
“Altro elemento negativo è la ribadita volontà del Governo, secondo le dichiarazioni del Ministro Giannini, di voler utilizzare per il “merito” lo strumento legislativo senza disporre, tra l’altro, di risorse aggiuntive, ma ricorrendo a quelle derivanti dal taglio del 70% degli attuali scatti di anzianità. Ciò dimostra che il Governo non ascolta la voce della scuola che si è
inequivocabilmente schierata per il mantenimento delle anzianità con oltre 300.000 firme.” Il prof. Nigi ha inoltre dichiarato: “Intervenire, riducendole, sulle retribuzioni di tutti per attribuire incrementi solo ad alcuni, con atto unilaterale e fuori da ogni procedura contrattuale, con presumibili nuovi oneri per il personale, determinerà una forte reazione del sindacato su tutti i
fronti con pesanti ricadute sul regolare andamento dell’anno scolastico”. Il Segretario Generale dello SNALS-CONFSAL lancia un accorato appello al Governo e a tutte le forze politiche e parlamentari: “Si dia immediata attuazione al piano di stabilizzazione del personale e si avvii una nuova stagione contrattuale: si trovi, con le necessarie risorse e non con il solito
gioco delle tre carte, il giusto equilibrio nella retribuzione del personale, mantenendo i percorsi di anzianità a cui si possono affiancare percorsi aggiuntivi di “merito” che abbiano però regole  trasparenti e condivise e si introducano modifiche normative per alleggerire gli eccessivi carichi burocratici che pesano oggi sul personale”.




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