BONUS 500 EURO ANCHE AL PERSONALE ATA: LO SNALS CHIEDE EQUITÀ
Il comunicato del Segretario Generale in oggetto è stato ripreso da La Voce della Scuola
al link https://www.vocedellascuola.it/bonus-500-euro-anche-al-personale-ata-lo-snals-
chiede-equita/
Bonus 500 euro anche al personale ATA: lo SNALS chiede equità
Lo SNALS Confsal, attraverso le parole della segretaria generale Elvira Serafini, ha ribadito la
necessità di estendere il Bonus di 500 euro previsto dalla Carta del docente anche al
personale ATA (Assistenti Tecnico Amministrativi). L’obiettivo è eliminare quella che viene definita
una “insostenibile discriminazione” che oggi vede escluso il personale ATA dai vantaggi formativi di
cui godono gli insegnanti.
Serafini ha sottolineato che, sebbene il personale ATA sia spesso considerato per un ridisegno
professionale più specialistico, mancano ancora azioni concrete per valorizzare adeguatamente
queste figure. Lo SNALS Confsal chiede che i Dsga, gli assistenti amministrativi e tecnici, così come
i collaboratori scolastici, ricevano un bonus equivalente a quello concesso ai docenti. Questo credito
formativo consentirebbe loro di aggiornarsi professionalmente senza dover affrontare costi
personali, come già avviene per i docenti di ruolo.
Serafini ha sottolineato come il personale ATA sia sempre più coinvolto in compiti complessi che
richiedono competenze in continua evoluzione. Per questo motivo, è essenziale che dispongano
degli strumenti formativi e tecnici necessari per svolgere al meglio le loro funzioni. Lo SNALS ritiene
che la concessione del Bonus di 500 euro a questo personale sia non solo necessaria, ma un gesto
di equità che rispetti i principi di parità tra lavoratori.
Le azioni dello SNALS
Lo SNALS Confsal si impegnerà a utilizzare tutte le risorse possibili per eliminare il contenzioso
generatosi nel tempo e ottenere il riconoscimento del Bonus non solo per il personale ATA, ma
anche per i docenti con incarico annuale e fino al termine delle attività didattiche, categorie
attualmente escluse dal provvedimento. Il sindacato insiste affinché il governo prenda in
considerazione questa richiesta e ponga fine a una situazione che continua a generare disparità
all’interno del sistema scolastico.